FRANCESCA LOMBARDO | LIVIA PORZIO


 


 


 

 
 


 
 

FRANCESCA LOMBARDO

Danzatrice e performer. Comincia i suoi studi a Roma per poi, nel 2004, trasferirsi in Germania e proseguire un percorso di formazione professionale presso istituti di danza contemporanea come il Pact-Zollverein e il Tanzhaus nrw. Nel 2008 si diploma presso l’accademia di danza contemporanea ArtEZ, in Olanda. Durante gli anni di formazione partecipa come interprete in diverse creazioni dirette da coreografi internazionali quali Felix Dumeril, Philip Taylor, Roberto Zappalà, Reut Shemesh, Amos Ben Tal, Ed Wubbe. Nel 2009-2010 lavora come interprete fissa nella compagnia olandese De Stilte(Breda) Dal 2011 al 2013 entra a far parte dell’organico di Balletto Civile, ensemble di teatro fisico diretto da Michela Lucenti. Partecipa come interprete alle produzioni dell’ensemble tra cui il Sacro della primavera (vincitore del premio Roma Danza 2011); So much; Sleepaway e Paradise. Nel 2014 lavora come danzatrice e coreografa per l’opera lirica Cavalleria Rusticana, con la regia di Serena Senigallia all’interno del Festival Como Città della Musica. Parallelamente porta avanti l’attività d’insegnamento e la ricerca personale. Insegna danza contemporanea in diversi centri tra cui il PAC, Performing Art Center Rome presso il quale entra a far parte del nuovo programma di alta formazione RIDA Rome International Dance Program, come insegnante e coreografa. Nel 2016 da vita, insieme ad altre due artiste e in collaborazione con il centro SPRAR( sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) al progetto DAB Dance Across the Bordes, un laboratorio di teatro fisico rivolte a persone migranti. Nel 2017 presenta un suo primo studio coreografico ERROR 500 all’interno della rassegna CI-korea amaraladanza presso Carrozzerie n.o.t. (Roma) grazie al quale viene selezionata dalla Regione Lazio per partecipare a Nuove Traiettorie Xl, un programma specifico per giovani autori a Ravenna. Collabora come performer e coreografa con la compagnia Margine Operativo, per le creazione di Beautiful Borders e Odissea Furiosa prodotte da Attraversamenti Multipli Genova e Roma. Dal 2017 porta avanti un nuovo studio Borderlight che vede una sua presentazione al Festival Presente Futuro del Teatro Libero di Palermo, Plattform A35 di Fabbrica Europa XXV edizione e all’interno del Festival delle Eccezioni (2018). Debutta,come Collettivo DAB, con un primo studio dello spettacolo We are the Birds of the coming Storm nel settembre 2018 al Festival Attraversamenti Multipli.

 

LIVIA PORZIO

Romana, da bambina è una ginnasta ritmica a livelli agonistici, capisce presto che il movimento è una grande parte della sua vita. Studia teatro da quando è adolescente, si specializza a Parigi, prende poi un laurea specialistica in Storia del Teatro all’Università di Roma “La Sapienza”.
Nel 2007 incontra la compagnia di artisti indiani Milòn Mèla diretta da Abani Biswas e da allora collabora con il gruppo come danzatrice in attività laboratoriali e performative in Europa e in India. Nel corso dei diversi soggiorni in India approfondisce lo studio delle danze classiche indiane Gotipua e Odissi e dal 2016 interpreta Pravaha, spettacolo di danza classica indiana Odissi. Dal 2011 al 2013 fa parte di Balletto Civile, ensamble di teatro fisico diretto da Michela Lucenti, partecipando al lavoro di ricerca e alle produzioni della compagnia. Nel 2013 partecipa al progetto europeo Landscape Choreography coordinato da Emanuele Braga (Balletto Civile) in Germania, Italia e Romania. Nel 2015 sviluppa il progetto TanzZeit Italia, in collaborazione con l’Istituto Goethe di Roma e L’Associazione TanzZeit Berlino, istituzione che si occupa della trasmissione della danza nella scuola dell’obbligo. Nel 2016 con Francesca Lombardo ed Emanuela Serra fonda il collettivo DAB_Dance Across Border, cantiere di teatro fisico rivolto a persone migranti, in collaborazione con il Programma per rifugiati e richiedenti asilo SPRAR. Il collettivo è nato a Roma e collabora con realtà come Carrozzerie n.o.t. (2017), Attraversamenti Multipli (2018).
Parallelamente porta avanti l’attività pedagogica d’insegnamento e la propria ricerca personale.